Domenica 20 novembre gli Arcieri del VCO & Valgrande hanno celebrato la loro sessantesima gara raggiungendo così la classe “senior”, e al tempo stesso sono entrati nella maggiore età avendo compiuto 18 anni.
Direi che possiamo essere contenti. Come era già successo in altre più recenti occasioni, nel tracciamento del percorso di gara lo staff ha avuto un validissimo apporto di neofiti, il che fa ben sperare per il futuro riposo del guerriero di noi vecchietti (arcieristicamente parlando).
Erano molti anni che i nostri passi non calcavano il Vivaio Forestale dell’Alpe Pala, gentilmente messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Miazzina. Ma anche ai nuovi e nuovissimi è bastato poco per orientarsi tra sentieri e mulattiere, ed individuare i punti migliori per il posizionamento delle piazzole di tiro.
La gara ha avuto un grande successo di partecipazione (80 arcieri da Piemonte e Lombardia). Alla partenza, dopo un sentito applauso alla memoria di Silvano De Berti, indimenticabile protagonista di molte edizioni del Trofeo Valgrande, gli arcieri hanno avuto la prima sorpresa: infatti le piazzole di tiro, al posto della tradizionale numerazione, erano individuate dalle 21 lettere dell’alfabeto, precedute da un fatidico XVII.
E proprio la piazzola XVII era particolarmente impegnativa, formata da una strana coppia di animali: un piccolo corvo nero sul dorso di un gigantesco cervo rosso. In molti si sono cimentati nella sfida di tentare il punteggio triplo se l’unica freccia a disposizione fosse stata indirizzata al piccolo e poco visibile corvo.
Da non sottovalutare il posizionamento del tiro, accuratamente predisposto in modo da avere il sole negli occhi. Anche se, come è d’abitudine nel Tiro dinamico, agli arcieri non è stato imposto un posizionamento obbligatorio, non sempre è stato facile trovare la giusta misura. In ogni caso, sono molti quelli che sono riusciti nell’impresa, tra cui i due ospiti FITARCO dotati di attrezzature molto tecnologiche.
Una delle piazzole più apprezzate è stata la XVIIB. Dopo un lauto spuntino al ristoro, gli allegri compagni del bosco potevano sedersi su una artistica quanto rustica panchina e meditare profondamente sui motivi per cui invece di restare a casa spalmati su un comodo divano davanti alla Tv si erano alzati all’alba per raggiungere l’Alpe Pala. Ciò fatto, si poteva tirare a due cinghialetti ben occultati tra i cespugli, ma restando comodamente seduti. Cosa per niente facile, se si ha in mano un arco e si devono tirare due frecce.
In generale tutti i tiri sono stati considerati impegnativi e perciò apprezzati dai partecipanti. Questa è sicuramente la più grande soddisfazione per gli Arcieri del VCO & Valgrande, il premio per un’attività molto professionale e al tempo stesso assolutamente volontaria.
Altra fonte di complimenti, il ristoro. In linea con una tradizione ormai quasi ventennale, sotto il gazebo le nostre vivandiere di turno hanno distribuito panini caldi farciti con ogni ben di dio, annaffiati da bevande rigorosamente analcoliche. Nei pressi, un fuoco acceso aiutava gli atleti a ristorare i muscoli affaticati.
La gara è durata circa quattro ore, e si è conclusa con la premiazione dei migliori nelle categorie dei cacciatori, inclusi gli adepti dell’arco tecnologico. Ma anche con il podio per tutti i partecipanti cuccioli e scout, felici della bella giornata passata, arco e frecce alla mano. La cerimonia è stata preceduta dall’assegnazione del Trofeo, dopo uno spareggio a testa e croce tra i due 17.mi a pari merito: vincitore è risultato Andrea Milesi della 04STAM.
Immediatamente dopo, lo Staff di Compagnia ha premiato la nostra Presidente Piera Vidoli, che nei suoi quattro anni di mandato ci ha curati e coccolati con amore e dedizione assoluta (nella foto, alle spalle dei nostri pulcini).